Teatro

Un balletto meritevole o un pubblico troppo caloroso ?

Un balletto meritevole o un pubblico troppo caloroso ?

Il Balletto di Mosca ha debuttato nelle sale del teatro italiano al  Politeama Genovese il 18 Dicembre 2013, con “Lo schiaccianoci” Diretto da Elik Melikov e musiche di  Pëtr Il'ic Cajkovskij.

Il pubblico di Genova forse non è molto competente, per questo gli spettatori  hanno seguito “Lo Schiaccianoci” degli artisti della compagnia senza freddezza, concedendo numerosi applausi a partire dal primo atto per concludersi in un applauso finale molto caloroso.

Si riferisce questo a merito degli spettatori del teatro e dei direttori artistici che sono riusciti comunque, se pur attraverso un balletto ridotto e mancante di alcune caratteristiche peculiari del balletto originale sia dal punto di vista artistico della danza che da quello musicale, a formare un pubblico appagante e caloroso per ciò che ha visto. Forse però questo pubblico non ha visto gruppi di altissimo livello tecnico ed espressivo danzare nelle creazioni dei più grandi coreografi italiani e stranieri e non è  ancora in grado di rilevare immediatamente le debolezze di un corpo di ballo.

Il raffreddamento però del pubblico al momento della scena “La battaglia” fra soldati e topi ha condizionato il resto della visione ed è probabile che abbia influito negativamente sugli artisti che devono aver avvertito la diffidenza . Drosselmeyer, il padrino mago, per la sua tipologia di personaggio, non esegue passi e sequenze particolarmente difficoltosi, le quattordici ballerine per il “Valzer dei fiocchi di neve” possono essere sufficienti, ma indeboliscono la suggestione della scena se non rispettano la sincronia e non compiono degli arresti decisi con una particolare leggerezza del corpo.

Il principe, personaggio di rilievo mostra qualche debolezza negli arresti e nelle piroette multiple con le quali stenta a mantenere l’asse sul medesimo punto. Più disinvolto si dimostra nei salti, abbastanza difficoltosi, risolti con sicurezza, ma con limitata eleganza.

La sequenza della Fata Confetto, come in molte versioni coreografiche, è sostituita con il “pas de deux” fra i due solisti, nel ruolo di Clara. È in questa sequenza che si concentrano le maggiori difficoltà, salti e fouettés compresi, ed è in questa occasione che si può apprezzare il meglio dei due danzatori.

Alunna della classe quarta, Liceo Coreutico Gobetti, Genova

Recensione relativa allo spettacolo:

18 Dicembre, ore 21, TEATRO POLITEAMA GENOVESE
Lo Schiaccianoci - Balletto in 2 atti
Diretto da Elik Melikov
Musiche Pëtr Il'ic Cajkovskij
Coreografie Marius Petipa
Scenografie Evgeny Gurenko
Ideazione costumi Elik Melikov
Balletto di Mosca “La Classique